La strega e la nuova inquisizione

Costanza_Miriano

C’è una strega in Italia: il suo nome è Costanza Miriano.
E l’inquisizione spagnola, appena lo ha saputo, si è rimessa al lavoro.
È passato poco più di un anno (può sembrare tardi parlarne ora, è vero, ma in realtà non lo è mai per certe cose) da quando nella penisola iberica si sono accorti che la famigerata fattucchiera ha scritto ben due libri per propagare le sue tesi eretiche.
Si, lo so, i roghi che sono finiti, Voltaire che difende la libertà di espressione, la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (ma questa è una donna), la costituzione italiana, bla, bla, bla.
Ma ogni sistema con un ordine costituito (ci manca poco perché ci riesca), Diocleziano e le sue persecuzioni ce lo insegnano, ha il diritto di difendersi con qualunque mezzo dai dissidenti, che diamine!
Poco importa se lo fa andando contro gli stessi principi su cui ha la pretesa di fondarsi.

Così, sul finire del 2013, da destra e sinistra, nel parlamento spagnolo è arrivata una serie di interrogazioni, tutte con un’unica pesante accusa: “Cásate y sé sumisa” (Sposati e sii sottomessa), uno dei due libri inseriti nell’index librorum prohibitorum, viola la legge in quanto rafforza i ruoli e gli stereotipi e pone il maschio in una condizione di superiorità rispetto alla donna. Da qui alla violenza di genere il passo è breve, è stata la conclusione di una consigliera del comune di Granada.
Ragion per cui la ministra della sanità e delle pari opportunità, Ana Mato, ha chiesto il ritiro in Spagna del libro.
Sappiamo però, dalla stessa Miriano, che ci “…sono diversi libri in vendita in Spagna con la parola “sumisa” nel titolo.
Per esempio “Aprendiendo a ser sumisa”, o “La formaciòn de la mentalidad sumisa”, e molti altri ben più espliciti. Occhieggiano tranquillamente dagli scaffali delle librerie – e ci mancherebbe – senza che nessuno abbia trovato nulla da ridire.”
E mentre in Italia nessuno si è accorto che un governo stava chiedendo la censura di un’italiana, in Inghilterra, dove invece la Miriano è stata intervistata, si sono scandalizzati.
Ora veniamo al fatto per cui ho deciso di mettere giù queste due righe.
Ultimamente è uscito nei cinema il film, tratto dal romanzo omonimo, “Cinquanta sfumature di grigio”.
Racconta la relazione tra una ragazza, Anastasia, e Christian, giovane e ricco uomo d’affari.
A regolare il loro rapporto sarà un contratto con condizioni molto particolari: nessun tipo di relazione affettiva, il contatto è limitato alla sola vita sessuale, in cui lui, sadico e masochista, impartisce ordini alla ragazza che dovrà compiacerlo o verrà punita.

Non riesco a capire; qualcosa mi sfugge.
Una moglie spiega alle altre come essere cedevoli in famiglia, per evitare conflitti: è accusata di apologia della violenza contro le donne e si cerca di censurarla.
Un’altra imbastisce una storia sulla figura di una ragazza che si vende ad un ricco sadico per farsi sfruttare sessualmente:  vende 100 milioni di copie, i diritti in 37 paesi e ci fanno pure un film.
Mi torna alla mente mia nonna quando, in dialetto e con fare sdegnato, esclamava: “Si è ribaltato il mondo!”
Qualcuno riuscirebbe a darle torto?