AAA – Orchi orrendi cercano utili orbi.

pedofilia

(Questo post è stato aggiornato)
Quando si parla di pedofilia a tutti vengono in mente gli scandali causati alla chiesa cattolica da preti morbosamente attratti dalle giovanissime anime innocenti (e dai relativi corpi) a loro affidate e da alcuni vescovi preoccupati più di nasconderli che di fermarli.
Questi sono gli orchi, o meglio, una piccolissima parte degli orchi, di cui ormai sappiamo tutto, o almeno così crediamo.

Quando si parla di denuncia della pedofilia tutti ricordiamo le inchieste giornalistiche e in tv degli ultimi anni, assieme ai film prodotti cercando di fare luce sulla verità.
Il documentario della BBC del 2006 e “Il caso Spotlight”, che ha appena vinto l’Oscar per il miglior film del 2015, sono due esempi di come la chiesa cattolica venga fatta passare per la fabbrica degli orchi di cui sopra, neanche fosse la torre di Isengard e il Papa fosse Saruman.
Questi avanguardisti del giornalismo investigativo e del cinema impegnato sono gli orbi.

Badate bene, non ho detto ciechi, ma orbi.
Ci vedono, e molto bene, ma da un occhio soltanto.
È l’occhio che riconosce solo i pedofili vestiti di nero, che vivono in una chiesa, sempre cattolica, e che hanno scelto l’odiosa e deleteria condizione del celibato.
L’altro occhio, purtroppo, per un caso del destino, o forse per poca o cattiva volontà, è cieco.
Ma se potesse ancora distinguere forme e colori, se ne avesse ancora la forza o la voglia, vedrebbe una sterminata schiera di pedofili che se la ride.

Se la ride come negli Stati Uniti, in Europa e in chissà quante altre nazioni, dove per ogni prete accusato ci sono migliaia di persone assolutamente normali, in un numero tale da lasciarci increduli, che sono state schedate come molestatrici ed escluse dai social network, e che usano il web con canali interamente dedicati a questa pratica abominevole (i link che riporto sono nulla in confronto a quello che potete trovare).
Se la ride come a Rotherham, in Inghilterra, città che tra il 1997 e il 2013 ha visto oltre un migliaio di bambini abusati da appartenenti alla comunità musulmana, mentre tre inchieste della polizia non sono approdate a nulla per anni, perché i funzionari che se ne occupavano avevano paura di essere bollati come razzisti islamofobici.
Se la ride come nel 90% dei casi di abuso sui bambini, perpetrati ad opera di familiari, o producendo pellicole (snuff movies) in cui i piccoli e innocenti protagonisti finiscono sempre schifosamente per morire, vendute per cifre da capogiro.
Se la ride in circuiti che vedono coinvolti medici, maestri, a volte membri delle istituzioni .
Ma d’altronde, perché preoccuparsi se i paladini della verità e dell’innocenza tengono i fari del mondo civile puntati su qualche centinaio di preti?

Allora supponiamo, per un attimo, che questa sia una guerra contro il male e i nostri orbi siano i soldati del bene (i giornalisti), implacabili cecchini, visto che non devono neanche chiudere un occhio per prendere la mira.
Perché sparano quasi solamente su qualche sparuto reparto di fanteria, di neri orchi, di preti cattivi?
Possibile che non si accorgano che il nemico (il mondo della pedofilia), sta attaccando con il grosso delle sue maledettissime truppe da tutt’altra parte?
Che razza di modo è di stare dalla parte dei bambini?
Se ti sei tranciato l’arteria femorale e contemporaneamente perdi sangue da un dito, non perdi tempo col dito, cerchi di bloccare l’emorragia.
Allora perché sentiamo la stampa di tanti paesi (spesso anglosassoni e protestanti, aggiungerei) sempre e solo contro i preti cattolici?
È chiaro che c’è gente alla quale la Chiesa, quella Cattolica, da molto piú fastidio dei pedofili.
Evidentemente, per questa gente, è meglio attirare l’attenzione dell’opinione pubblica da un’altra parte, piuttosto che scoperchiare il vaso.