I diritti distorti

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Sabato scorso, il 13 giugno, migliaia di persone hanno “festeggiato” per le vie di Roma l’ennesimo Gay pride.
Chiappe all’aria, tette (rigorosamente fasulle per i maschietti) al vento, in un tripudio di tanga col “pacco” bene in evidenza.
In qualunque altra dimostrazione pubblica questo provocherebbe l’allontanamento dei proprietari di tanta carne al sole da parte delle forze dell’ordine; ma qui no, qui la cosa è normale.
Provateci a farlo, mentre siete ripresi dalle telecamere del TG, magari davanti a qualche monumento, e probabilmente vi ritroverete a pagare una multa salata al vigile di turno.
Ha il sapore dell’assurdo, se si pensa che le coppie gay manifestano per chiedere di essere guardate e trattate come le famiglie normali.
Ma una fetta del variegato mondo delle tendenze (sessuali) alternative non appoggia queste richieste.
Nathalie de Williencourt, portavoce di Homovox, in una intervista spiegava: “Homovox è un collettivo di cittadini francesi che porta la voce degli omosessuali francesi che si oppongono al progetto di legge Taubira.
In Francia si ascoltano sempre le lobby LGBT…
La maggior parte degli omosessuali sono amareggiati dal fatto che questa lobby parli a loro nome, perché non abbiamo votato per loro… sosteniamo la “Manif pour tous” perché noi gay non vogliamo il matrimonio… Perché la coppia omosessuale è diversa da quella eterosessuale… per cui ha bisogno di una forma di unione specifica che non sia il matrimonio…
Noi crediamo che i bambini abbiano il diritto ad avere un padre e una madre….”
Che ovviamente, per chi vuole adottare i figli di chi non disdegna di farli normalmente, è meglio non nominare, sennò sei omofobo.
Omofobo: è il nuovo modo per dire fascista.
E se riescono ad attaccarti addosso questa etichetta, hai più diritti di fronte alla legge se ti chiami “fuffi” ed hai il pelo lungo: sei più protetto, anche dalla Brambilla.
Perché i difensori della libertà e dei diritti per tutti, mentre in Italia fanno sfilare i loro beniamini nudi, in Francia fanno arrestare quelli che indossano una maglietta col disegno di una famiglia tradizionale, con l’accusa di essere dei provocatori, e in Italia costringono le “sentinelle in piedi” a farsi proteggere dalla polizia per esercitare senza impedimenti quello che è un diritto di tutti.

“Quello che è accaduto in Irlanda cambia la storia del mondo, il popolo irlandese ha punito l’omofobia e un clero che copre la pedofilia…e Renzi…apra le porte del Palazzo e ascolti la voce del mondo vero, di manifestazioni come questa.”
Toh! C’è anche Nichi Vendola, in marcia tra parrucche colorate che sfiorano guance rasate con cura, tacchi a spillo che reggono polpacci da fare invidia a Leonida di Sparta e maschioni taglia extralarge che esibiscono mammelle supersiliconate dai parapetti dei carri.
Caro Nichi, ascoltare “la voce del mondo vero” significa anche non censurare i fratelli eretici di Homovox, ma ho l’impressione che l’Inquisizione smetta improvvisamente di essere brutta e cattiva quando ci si siede tra i giudici, vero?
Le do anche una notizia, che è vecchia come il cucco ma nessuno ne parla mai, sui preti da punire e non coprire.
Ce ne sono poco più di tremila, in tutto il mondo, finiti nei guai per accuse credibili, e quasi un terzo di loro prete non lo è più.
La maggior parte ha avuto rapporti con minorenni sopra i dodici anni; gravissimo ugualmente, ma non si può parlare di pedofilia.
Lei e i suoi amici, insieme a tanta stampa, fate bene a puntargli contro il dito.
Ciò che non comprendo è perché non lo facciate anche coi 600.000 predatori sessuali schedati negli USA ed esclusi dai social network; o perché non lo facciate con quelli di casa nostra, in una Europa con una popolazione più che doppia di quella americana; facile farsi due conti per capire che da noi sono un po’ di più.
Di conseguenza il paragone non esiste neanche: per ogni prete che ha fatto il maiale ci sono cinquecento di questi porci tra le persone normali, sparsi più o meno equamente in tutte le categorie sociali, nelle istituzioni, in mezzo ai nostri colleghi, tra i nostri vicini di casa.
Ma lei, caro Nichi, insieme ai suoi amici e a tanta stampa, continua a dare addosso ai preti.
O siete ignoranti o fate come quei ragazzini che giocano a nascondino e fanno rumore tirando sassi lontano da loro per ingannare chi li cerca.

Il punto è questo infatti.
Distogliere l’attenzione. Farci guardare da una parte per andare dall’altra.
Una specie di gioco di prestigio.
Solo che quello che il mago tirerà fuori dal cilindro non sarà un coniglio questa volta, ma leggi nuove, che garantiranno nuovi diritti, per tutti.
Come quelle che molti politici, in Europa, stanno studiando per liberare i bambini dai tabù imposti da adulti moralisti e reazionari.
Leggi che gli consentano di godersi corsi di masturbazione guidata fin dall’asilo, magari con un periodo rieducativo in galera per quei genitori che non ci stanno, come già accade in Germania!
Perché opporsi? Perché dire che sono cose contro natura? Cosa c’è di male?
Anche tante specie animali lo fanno!
Se questo è il metro di giudizio, allora perché non considerare normale derubare, sottomettere o uccidere il più debole solo perché vantaggioso per il più forte?
Perché non abusare sessualmente in gruppo di una femmina se ne abbiamo voglia?
Perché non abbandonare i propri piccoli appena nati?
Perché non ucciderli?
Perché…

Che illuso.
Per un po’ avevo dimenticato…
…che lo facciamo già da tanto, tanto tempo.
Forse, caro Nichi, non basta guardare la natura per capire qual è il confine tra bene e male.